Nov 04

La rivoluzione green è divisiva anche l’Italia si mette in gioco – prof. Bruno su Il Messaggero

Centrale al #G20 ospitato dall’Italia – nell’ultimo weekend di Ottobre si è tenuto il summit finale a Roma – è stato ancora una volta l’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici . Se da una parte l’Occidente sembra essersi voluto far promotore di scelte economiche e produttive di minore impatto per l’ambiente, dall’altra parte deve fare i conti con quelle potenze – Cina, Russia e India su tutte – che non sembrano ancora intenzionate ad adottare politiche ambientaliste.

Come spiega Francesco Bruno, Founding Partner di B – Società tra Avvocati e ordinario di Diritto Ambientale all’Università Campus Bio-Medico di Roma, sulle colonne de Il Messaggero, la rivoluzione green deve essere ben gestita, equilibrata e dovrà tener presente il rischio di perdita di centralità rispetto ad altre economie che non percorrano la medesima strada. Sarà quindi fondamentale inserire questo processo in un nuovo programma di politica economica fondato su una ideologia post-liberale in cui l’intervento pubblico avrà un ruolo centrale e il G20 rappresenterà l’occasione per dimostrare che il Paese è tornato ad essere attore strategico nelle politiche mondiali sul clima.

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